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Centrale idroelettrica Entracque, Italia

Centrale idroelettrica Entracque, Italia

Operativa

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L’impianto

Centrale idroelettrica Entracque

La centrale di Entracque, intitolata all’ex presidente della Repubblica Luigi Einaudi, si trova nell’omonimo Comune in provincia di Cuneo ed è il più grande impianto idroelettrico d’Italia, nonché uno dei più potenti d’Europa.

La centrale comprende ben due dighe, da cui si gode di un panorama mozzafiato sulle Alpi Marittime: quella di Chiotas, a quasi 2.000 metri di quota, e la diga della Piastra a 1.000 metri, con due serbatoi che in totale ospitano 42.000.000  di metri cubi d’acqua.

Si tratta di una centrale a pompaggio puro, in cui la turbina è anche una pompa che sposta da una diga all’altra la stessa acqua. Questo impianto funziona come una gigantesca batteria, che accumula energia quando l’acqua risale e la rilascia quando scende, e contribuisce a rendere stabile la rete, consentendo alle energie rinnovabili non programmabili, come quella dal sole e dal vento, un maggiore utilizzo.

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Disegno stilizzato di una lampadina

Tecnologia

Idroelettrica

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Status

Operativo

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Capacità operativa

1.200 MW

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Produzione di energia

430 GWh

Media produzione consuntivata negli ultimi tre anni rappresentativi.

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Emissioni di CO2 evitate

196.962 tonnellate all’anno

 

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Fabbisogno energetico

Circa 160.000 famiglie all’anno

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Timeline

Milestone

Impatto sulle comunità locali

Oltre che per fornire energia elettrica, i serbatoi della centrale possono essere utili anche per le coltivazioni che si trovano in pianura. Inoltre, in caso di eventi climatici estremi, le dighe possono proteggere il territorio, immagazzinando l’acqua durante i momenti di picco degli eventi per poi rilasciarla verso valle quanto l’evento è terminato: è successo nel 2020, quando durante la Tempesta Alex, una diga dell’impianto è riuscita a trattenere acqua per l’equivalente di un terzo della sua capacità in una sola notte.

A valle delle dighe si trova una pista per lo sci di fondo e la parete della diga di Piastra è attrezzata per l’arrampicata sportiva. La centrale è anche aperta ai visitatori su prenotazione, per un tour che parte dal modellino in 3D dell’impianto, allestito all’interno del Centro Informazioni che ospita anche una sala espositiva sulla centrale oltre che mostre temporanee legate al territorio,  e prosegue a bordo di un trenino elettrico che conduce nei sotterranei, per osservare da vicino la centrale e i macchinari.

Lavori di costruzione

Per costruire l’impianto, le gallerie, i pozzi, e le altre strutture sono stati scavati più di 1.300.000 metri cubi di terra e roccia e per imbrigliare le forze dell’acqua sono stati utilizzati 750.000 metri cubi di calcestruzzo (360.000 sono solo per il Chiotas).

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