Centrale idroelettrica La Stanga
La centrale idroelettrica La Stanga sorge sul territorio di Sedico, un Comune nella zona delle Dolomiti, in provincia di Belluno, lungo la strada statale 203. È stata realizzata interamente all’interno di una caverna. I lavori di costruzione sono terminati nel 1943. La facciata e la parte architettonica sono state progettate dall’architetto Giuseppe Berti, autore di edifici liberty e neo gotici in Veneto. Sull’ingresso laterale domina un’iscrizione latina che recita: “La forza dell’acqua che precipita dominata dall’ingegno umano crea luce e vita”.
L’impianto sfrutta le acque di scarico di un’altra centrale idroelettrica, quella di Agordo, oltre a parte della portata residua del torrente Cordevole. Le acque di scarico vengono poi convogliate verso il vicino lago del Mis. La centrale, che ha due turbine, sfrutta un salto idraulico di oltre 165 metri e ha una portata media d’acqua di 15 metri cubi al secondo.
Tecnologia
Idroelettrica
Status
Operativo
Capacità operativa
29,5 MW
Produzione di energia
119 GWh
Media produzione consuntivata negli ultimi tre anni rappresentativi.
Emissioni di CO2 evitate
54.702 tonnellate all’anno
Fabbisogno energetico
44.000 famiglie all’anno
Milestone
Impatto sulle comunità locali
L’impianto ha una galleria di derivazione lunga 13 chilometri che la collega allo scarico dell’impianto di Agordo, oltre a una serie di immissioni ulteriori da corsi d’acqua minori. Ogni opera di captazione è dotata di dispositivi per il rilascio controllato del Deflusso Minimo Vitale, per garantire la salvaguardia delle caratteristiche fisiche del corso d'acqua, di quelle chimico-fisiche delle acque e anche il mantenimento delle forme di vita animali e vegetali locali. Contribuisce in misura sostanziale a produrre energia da fonti rinnovabili e senza emissioni di CO2.