Centrale Idroelettrica Pian della Rocca
L’impianto idroelettrico di Pian della Rocca, nel Comune di Borgo a Mozzano (Lucca), nella valle del fiume Serchio, è stata aperta nel 1942, su progetto dell’architetto Alfonso Gervaso. La facciata si fregia di tre statue, opera dello scultore Angiolo Vannetti: raffigurano una donna giunonica con un libro in mano, simbolo del sapere e della sapienza; un uomo con un martello in mano, che rappresenta il lavoro; e, infine il fiume Serchio. L’ampio salone della centrale contiene un affresco del pittore Ugo Giovannozzi, che ritrae i bacini e gli impianti dell’asta del Serchio.
L’impianto, costruito durante la Seconda Guerra Mondiale, fu salvato dal tentativo di distruzione delle truppe tedesche in ritirata.
La centrale utilizza le acque del bacino imbrifero del torrente Turrite Cava, affluente del Serchio, e le acque scaricate dalla centrale di Gallicano.
Tecnologia
Idroelettrico
Status
Operativo
Capacità operativa
22 MW
Produzione di energia
52 GWh
Media produzione consuntivata negli ultimi tre anni rappresentativi.
Emissioni di CO2 evitate
23.989 tonnellate all’anno
Fabbisogno energetico
19.000 famiglie all’anno
Milestone
Impatto sulle comunità locali
La Centrale di Pian della Rocca è da sempre stata fulcro della vita del territorio, essendone parte viva ed attiva: dal 1957, infatti, l’impianto è stata spesso sede di eventi culturali e musicali, tra cui la Festa dell’Azalea, fiore simbolo del Comune di Borgo a Mozzano.