Centrale idroelettrica “Romeo Melli” di Farneta
Questo impianto si trova nella località Molino di Farneta, nel Comune di Montefiorino (Modena), sull'Appennino Tosco-Emiliano. Costruito tra il 1924 e il 1928, è intitolato all'ingegnere Romeo Melli (1874-1927), che fu direttore della SEEE (Società Emiliana di Esercizi Elettrici) e uno dei tecnici che seguirono maggiormente lo sviluppo della centrale. Si tratta di un edificio in stile liberty, antisismico, con un'imponente sala delle turbine pavimentata in marmo di Verona. Sfrutta un salto di 330 metri dalla vasca di carico posta a Farneta, da cui parte una condotta a due tubi gemelli. Il suo scopo iniziale era quello di fornire energia, attraverso le reti della SEEE, agli impianti di idrovore dei consorzi di bonifica delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Mantova ed effettuare scambi di energia tra reti di diversa frequenza.
Tecnologia
Idroelettrico
Status
Operativo
Capacità operativa
30,3 MW
Produzione di energia
40 GWh annui
Media produzione consuntivata negli ultimi tre anni rappresentativi.
Emissioni di CO₂ evitate
circa 18.204 T di CO2
Fabbisogno energetico
Circa 15.000 famiglie all’anno
Milestone
Impatto sulle comunità locali
La centrale si trova all’interno di due aree protette: il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e il Parco Regionale Alto Appennino Modenese, gestito dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale. Inoltre, nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del territorio in collaborazione con questi enti è stata realizzata la “Cartoguida Farneta” una carta geografica a uso turistico che indica una rete sentieristica, adiacente all’area della centrale, da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike.
Dal 2021 tutta l'area fa parte della Riserva MAB (Man and Biosphere) Unesco, che ha lo scopo di promuovere l’equilibrio tra uomo e ambiente, attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.