Centrale idroelettrica di Triano
L’impianto idroelettrico di Triano nel Comune di Chieti a pochi chilometri dalla foce del fiume Pescara - di cui sfrutta le acque - è stato inaugurato nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale. La centrale, di tipo ad acqua fluente, era soprannominata "linea Maginot": era mimetizzata da un boschetto di pini e i cavi e i passaggi per il personale erano nascosti in galleria, per evitare attacchi aerei o navali.
Il complesso, che conta tre gruppi produttivi, presenta soluzioni costruttive insolite, come il posizionamento delle turbine a 22 metri al di sotto del piano sala alternatori.
Tecnologia
Idroelettrico
Status
Operativo
Capacità operativa
24,5 MW
Produzione di energia
108 GWh
Media produzione consuntivata negli ultimi tre anni rappresentativi.
Emissioni di CO2 evitate
49.298 tonnellate all’anno
Fabbisogno energetico
40.000 famiglie
Milestone
Impatto sulle comunità locali
L’impianto, ben integrato nel contesto locale. Si trova all’interno di una caverna. Ha un'altezza contenuta e le turbine si trovano a circa 30 metri di profondità dal piano di calpestio superiore, dove alloggiano gli alternatori. Il Consorzio di bonifica Centro utilizza una parte dell’acqua della vasca di carico per usi irrigui e industriali, testimoniando così l'importanza della presenza di un accumulo idrico per gli interessi e lo sviluppo del territorio.