Parco solare + storage di Trino, Italia
Parco solare + storage di Trino, Italia
Impianto operativo
Parco solare + storage di Trino
Quello di Trino, nell’omonimo Comune in provincia di Vercelli, in Piemonte, è il più grande parco solare del nord Italia. Sorge su un terreno di circa 130 ettari - l’equivalente di 185 campi di calcio - adiacente all’ex centrale termoelettrica “Galileo Ferraris”, chiusa nel 2013. Le torri di raffreddamento del vecchio impianto sono ancora visibili, anche grazie alla loro illuminazione artistica.
L’impianto utilizza circa 160.000 moduli fotovoltaici bifacciali con tecnologia all’avanguardia che consente di massimizzare la produzione rinnovabile. 3.096 tracker consentono ai pannelli di “inseguire” il sole, assumendo un’inclinazione diversa secondo la sua posizione.
Il parco di Trino è integrato a un sistema di accumulo di batterie agli ioni di litio (BESS) con una potenza di 25 MW e una capacità di accumulo pari a 100 MWh, che garantirà l’adeguatezza del sistema elettrico e fornirà servizi ancillari alla rete, cioè quei servizi necessari a garantire la sicurezza dell'intero sistema elettrico.
Il parco solare ha una potenza di quasi 87 MW per una produzione annua di circa 130 GWh: in termini di impatto ambientale significa che il fabbisogno energetico di circa 48.000 famiglie potrà essere soddisfatto da energia verde, evitando l'emissione in atmosfera di 56.000 tonnellate di CO2 e l’utilizzo di 29 milioni di metri cubi di gas, che saranno quindi sostituiti con energia rinnovabile prodotta localmente.
Tecnologia
Solare fotovoltaico a terra + batterie
Status
Operativo
Capacità
87 MW + 25 MW di accumulo elettrochimico
Emissioni di CO2 evitate
Circa 56.000 tonnellate di CO2 l’anno
Impiego di gas evitato
Circa 29 milioni di metri cubi di gas l’anno
Fabbisogno energetico
Circa 47.000 famiglie italiane all’anno*
*Stima effettuata ipotizzando un consumo medio annuo di una famiglia tipo
Milestone
Impatto sulle comunità locali
La costruzione del parco solare ha portato alla realizzazione di importanti opere conservative e di recupero di alcuni edifici del Borgo Leri Cavour - dove sorgeva in passato la dimora estiva di Camillo Benso Conte di Cavour - nonché alla creazione di una nuova area umida e di una siepe perimetrale lungo le recinzioni dell’impianto. Sono state riqualificate le zone boschive interne e adiacenti all’area di impianto strategiche per la fauna e la flora del territorio.
Sono stati compiuti infine significativi interventi di rimboschimento su terreni di proprietà pubblica e privata di notevole estensione.