Perché sono utili i sistemi di accumulo a batteria?

I sistemi di accumulo a batteria, o BESS (Battery Energy Storage Systems) sono costituiti da gruppi di batterie connessi da un lato a un impianto di produzione di energia elettrica e dall’altro alla rete di distribuzione o trasmissione. Sono, in sostanza, “serbatoi” in cui viene stoccata l’elettricità quando viene prodotta per poi immetterla sulla rete in un altro momento.

Con quali tecnologie di generazione elettrica si integrano meglio i sistemi di accumulo?

I BESS si rivelano particolarmente utili in abbinata con impianti a fonti rinnovabili, come fotovoltaico o eolico, che hanno momenti di picco di produzione non necessariamente sincronizzati con il fabbisogno degli utilizzatori. Grazie a questi dispositivi è quindi possibile stoccare il surplus di energia elettrica per poi consentirne l’utilizzo o l’immissione in rete quando serve. Possono essere utilizzati in piccola taglia, in ambito residenziale, cosidetti “behind the meter”, per esempio in abbinata a impianti rinnovabili domestici, oppure in grande taglia e direttamente connessi alla rete di distribuzione o trasmissione.

Quando e come viene utilizzata l’elettricità stoccata nei sistemi di accumulo?

L’elettricità stoccata sui BESS può essere utilizzata in una serie di situazioni. Innanzi tutto, per bilanciare le fluttuazioni della domanda e sincronizzarle con la produzione intermittente delle fonti rinnovabili. In questa funzione sono utili anche per regolare i costi dell’elettricità: accumulando energia nei momenti in cui il costo del kWh è più alto e rilasciandola quando è più basso si incentiva l’utilizzo nei periodi in cui le tariffe sono più convenienti, con sostanziali risparmi per i consumatori. I vantaggi riguardano anche il mercato e la filiera dell’energia, per cui i consumi si distribuiscono più equamente nell’arco della giornata, evitando di sovraccaricare gli impianti e la rete. È quello che si definisce “arbitraggio” del mercato dell’energia. I sistemi di accumulo, inoltre, sono utili come soluzioni di backup nel caso di interruzioni della produzione o per riavviarla in caso di blackout. E poi possono essere utilizzati per stabilizzare la frequenza e la tensione della rete quando si verificano anomalie o sbilanciamenti nella distribuzione.

I sistemi di accumulo possono aiutare a creare nuovi posti di lavoro?

I progetti di impianti ibridi in cui la generazione da rinnovabili è affiancata ai BESS stanno crescendo molto. EGP per esempio, nel solo Nord America, e in Texas in particolare, ha un piano di investimenti da 1,5 miliardi di euro entro il 2024 per raggiungere 2,2 GW di capacità. Questi impianti richiedono competenze particolari per la progettazione, installazione e manutenzione e alimentano quindi una richiesta di lavoro qualificata che crescerà sempre di più negli anni a venire.

I sistemi di accumulo aiutano le economie rurali?

Nei vari progetti con i BESS in cui è impegnata, EGP ha riscontrato come questa tecnologia possa rivelarsi particolarmente utile nello sviluppo delle aree rurali, dove trovano perlopiù spazio i campi eolici e fotovoltaici. Proprietari di terreni, agricoltori, allevatori e comunità locali possono beneficiare dagli introiti generati da questi impianti grazie a un aumento del gettito fiscale e alla vendita o locazione dei terreni. Per le amministrazioni locali questo si traduce in maggior disponibilità di fondi per opere di pubblica utilità e per servizi agli abitanti. Per proprietari e agricoltori è un modo per differenziare la loro attività e stabilizzare i loro guadagni anche in momenti in cui il mercato dei prodotti agricoli fluttua.

I sistemi di accumulo sono utili per le comunità?

In generale, per le comunità i BESS si rivelano utili anche per tutta una serie di vantaggi indiretti che generano. Sono infatti ecosostenibili, non producono emissioni inquinanti, non richiedono la costruzione di grandi infrastrutture e hanno un minimo impatto ambientale. Consentono di ridurre a livello locale il ricorso alle fonti fossili tradizionali e rendono anche più efficiente e stabile la rete elettrica, proteggendola da malfunzionamenti o blackout.

I sistemi di accumulo sono efficienti?

I BESS sono una tra le tecnologie più efficienti nella filiera produttiva dell’energia elettrica. Consentono infatti di evitare sprechi e di sfruttare appieno le potenzialità delle fonti rinnovabili e della rete di distribuzione. Hanno inoltre conosciuto uno sviluppo tecnologico notevole. Nell’ultimo decennio i prezzi delle batterie che utilizzano sono diminuiti di quasi il 90%, mentre la loro densità energetica, cioè la quantità di energia immagazzinata rispetto alla massa, è cresciuta di oltre il 50%. Sono anche sistemi altamente sicuri.

I sistemi di accumulo sono inquinanti?

I sistemi di accumulo sono altamente ecosostenibili. Le batterie a ioni di litio che utilizzano sono riciclabili. Enel Green Power inoltre definisce accordi con i suoi fornitori per favorire il riciclaggio e trovare nuovi utilizzi alle batterie quando vengono sostituite. Il gruppo è attivamente impegnato nello sviluppo di concetti di energia circolare in tutte le sue aree di business.

I sistemi di accumulo sono sicuri?

Le unità BESS sono alloggiate in particolari container, connessi alla rete elettrica, e sono dotati di misure di sicurezza avanzate, che ne consentono il monitoraggio digitale e da remoto, per verificarne il funzionamento e anche per intervenire in modalità sicura quando è necessaria la manutenzione.

I sistemi di accumulo come si integrano nella rete elettrica?

I BESS possono essere connessi alla rete elettrica sostanzialmente in due modi. Possono infatti accumulare energia elettrica soltanto dall’impianto a fonti rinnovabili a cui sono connessi oppure sia dall’impianto che dalla rete elettrica. Nel secondo caso i sistemi a batteria svolgono anche una funzione di regolatori della rete elettrica. Negli impianti BESS sono inoltre sempre presenti inverter, che trasformano la corrente continua prodotta dagli impianti a rinnovabili in corrente alternata utilizzata per il trasporto lungo la rete. Un tipico BESS include anche un sistema di gestione della temperatura del sito dove le batterie sono custodite, sistemi di gestione che monitorano in continuo la tensione, la temperatura, eventuali allarmi e lo stato della carica, e anche strumenti software, come gli EMS (Energy Management Systems) che controllano la carica e scarica delle batterie.

I sistemi di accumulo sono costosi?

Il costo dei BESS è andato progressivamente riducendosi nell’ultimo decennio, anche se nell’ultimo anno l’inflazione e la difficoltà a reperire materie prime ha provocato un leggero rialzo del loro costo. Rispetto al 2010, in ogni caso, i loro prezzi sono scesi di circa il 90%.

Quali vantaggi possono dare alle imprese i sistemi di accumulo?

Uno dei vantaggi principali dei BESS, che siano connessi o disgiunti da un impianto di produzione di energia elettrica, è che possono aiutare a regolare la gestione della rete, accumulando l’elettricità prodotta nei periodi di picco e rilasciandola, per esempio, in fasce orarie in cui le tariffe sono più vantaggiose. Questa possibilità per le aziende può diventare un’importante fonte di risparmio.

Domande frequenti sui sistemi di accumulo a batteria

Entro il 2050, quasi il 50% dell’energia elettrica immessa sulla rete sarà prodotta da fonti rinnovabili. Il loro carattere intermittente impone però di trovare soluzioni per far combaciare la produzione di elettricità con il fabbisogno. Lo strumento più efficace sono i BESS (Battery Energy Storage Systems), sistemi di accumulo che usano batterie, perlopiù a ioni di litio, per stoccare l’energia e rilasciarla poi in base alle necessità. Ecco una serie di risposte alle principali curiosità su questi dispositivi.

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