Energie rinnovabili e capacità installata: qual è la situazione nel mondo?

Energie rinnovabili e capacità installata: qual è la situazione nel mondo? Le rinnovabili sono ormai vicine alla metà della capacità mondiale installata, in particolare solare ed eolico sono in crescita continua a livello globale, e ancora più rapidamente per Enel: una notizia che fa ben sperare per il futuro. La transizione energetica è uno dei fenomeni che caratterizzano la nostra epoca, e i numeri lo confermano: le energie rinnovabili per la produzione di elettricità hanno raggiunto nel 2022 il 42% della capacità installata in tutto il mondo (precisamente, il 41,98%). Il dato è ricavato dall’edizione 2023 del World Energy Outlook, il rapporto prodotto ogni anno dall’Agenzia internazionale dell’energia (International Energy Agency, IEA), il più autorevole ente internazionale in campo energetico. In particolare, fra le fonti green le più importanti sono l’energia idroelettrica (16,11% del totale), quella solare (13,25%) e quella eolica (10,43%). La notizia è significativa anche perché conferma un andamento crescente: nel 2010 la percentuale era del 25,69%, nel 2015 del 30,84% e nel 2021 del 40%. Enel, uno dei principali produttori di elettricità al mondo, fa registrare numeri ancora più promettenti: le energie rinnovabili raggiungono il 64,83% della sua capacità installata, vale a dire quasi i due terzi del totale (31,46% idroelettrico, 21,05% eolico, 11,21% solare). Il Gruppo si posiziona così alla guida della transizione energetica, come testimonia anche il suo obiettivo ambizioso: arrivare a un parco di generazione elettrica da sole fonti pulite (il cosiddetto Net Zero) già nel 2040, cioè dieci anni prima rispetto alla scadenza fissata a livello internazionale. Che cos’è la capacità installata? La capacità installata è uno dei parametri più importanti in campo energetico, ma non va confusa con l’energia prodotta. Si chiama capacità perché indica appunto la capacità di produrre energia: una centrale elettrica ha la stessa capacità quando genera energia e quando è ferma, ma l’energia prodotta nel secondo caso è zero. La capacità si misura in Watt, mentre l’energia in Wattora: se un impianto da 1 MW (1 Megawatt, cioè un milione di Watt) genera elettricità per un’ora, al termine dell’ora avrà prodotto energia elettrica per 1 MWh (un Megawattora), in due ore avrà prodotto 2 MWh e così via. Maggiore è la capacità di un impianto, maggiore è la quantità di energia elettrica che è in grado di produrre: per questo è un dato fondamentale. Perché sono così importanti le fonti pulite? Le energie pulite sono quelle che, a differenza delle fonti fossili, non emettono anidride carbonica (CO2) in atmosfera durante la fase di generazione dell’elettricità: una differenza importantissima, perché l’anidride carbonica è la principale responsabile dell’effetto serra che sta provocando il riscaldamento globale e, a cascata, gli altri cambiamenti climatici (come la desertificazione, gli eventi meteorologici estremi e l’acidificazione degli oceani). Le fonti pulite nel loro complesso sono dunque il principale strumento per tutelare il clima sul Pianeta. Un messaggio di ottimismo e speranza I dati della IEA, quindi, sono un’ottima notizia dal punto di vista della protezione ambientale: confermano che siamo sulla giusta strada e le previsioni lasciano sperare in un’ulteriore crescita delle fonti pulite nei prossimi anni. È un messaggio di speranza e di ottimismo per il futuro: siamo sulla strada giusta e continueremo a percorrerla.

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