In Messico, colpito dai due violenti terremoti di settembre, la “nonna solare” Norma Guerra Ramos è riuscita a riportare l’elettricità nelle zone colpite, grazie al programma di Enel Green Power in collaborazione con il Barefoot College. "Mi sono svegliata di soprassalto, ho provato ad accendere la luce ma era tutto buio e non riuscivo ad aprire la porta. Non avrei mai immaginato una cosa del genere". Norma Guerra Ramos ha sentito la terra tremare poco prima della mezzanotte del 7 settembre scorso, quando un sisma di magnitudo 8.2 ha colpito il Messico provocando 96 vittime. Quasi due settimane dopo, il 19 settembre, un'altra scossa di magnitudo 7.1 ha ucciso oltre 320 persone. "Il mio pensiero fisso era che il terremoto potesse diventare uno tsunami. Andiamo, andiamo… continuavo a dire a mio marito e sentivo in lontananza questo vento forte che si avvicinava. In quel momento pensavo solo a correre". Per lei il semplice gesto di accendere la luce non è così banale. Per oltre 50 anni la sua casa non ha avuto alcuna forma di illuminazione elettrica, costringendola a utilizzare una torcia per tutte le attività quotidiane. Solo da pochi anni Norma ha finalmente le mani libere, grazie ai pannelli fotovoltaici che lei stessa ha installato nella sua abitazione e in tante altre della zona. Questa incredibile donna è infatti una delle tante “nonne solari” che nel 2013 ha partecipato al programma di formazione organizzato da Enel Green Power in collaborazione con la ONG indiana Barefoot College, da sempre impegnata a portare energia nelle zone più remote del mondo. E’ volata in India per il periodo di training ed è poi tornata nel piccolo comune di Cachimbo per realizzare e installare 48 kit solari che hanno permesso di illuminare le abitazioni di quasi 300 persone. Una volta in salvo, circondata dalla distruzione portata dal terremoto, Norma non si è persa d’animo e si è messa subito al lavoro per aiutare le tantissime persone rimaste senza elettricità in diversi comuni dello stato di Oaxaca e in quello del Chiapas, i più colpiti dalla scossa. Passata la prima emergenza in seguito alla violenta scossa, Norma non ci ha pensato due volte: ha preso alcune lampade solari che ancora conservava in casa e le ha portate nei comuni vicini per spiegarne a tutti il funzionamento e il loro utilizzo. Ha girato in tutto 7 municipalità messicane (4 nello stato di Oaxaca e 3 in Chiapas) dove ha insegnato agli abitanti a realizzare a installare i kit solari e portare avere nuovamente l’elettricità. “La soddisfazione più grande è stata quella di riportare la luce – ha detto Norma - Ho collegato una lampadina spenta all’impianto solare e si è accesa. Ho fatto così con un’altra ed erano tutti sorpresi. E’ facile, ho detto, e ho spiegato loro come fare”. L’intervento di Norma ha permesso di aiutare centinaia di persone e di riportare la speranza in questi comuni messicani, riaccendendo la luce in tante case e permettendo di fare un grande passo in avanti verso il ritorno alla normalità. “E’ un progetto nobile e ringrazio Enel Green Power, il Barefoot College e tutti coloro che hanno partecipato – conclude Norma - E’ solo grazie a loro se oggi sono qui a fare tutto questo”. La sua storia conferma l’importanza del progetto realizzato da EGP insieme al Barefoot College dedicato a donne latinoamericane di tutte le età, alcune già nonne, che vanno in India per imparare a costruire e installare i kit solari in grado di alimentare quattro lampade, caricare un cellulare e una lanterna solare portatile. Un’occasione di apprendimento che genera profondi cambiamenti non solo nella loro vita personale, ma di tutta la comunità. Un beneficio che si irradia da una singola esperienza alla collettività, coinvolgendo un numero sempre più alto di persone.