Midelt, il miglior cantiere sostenibile di Enel Green Power
Emissioni ridotte al minimo, riciclo totale dei rifiuti e la riabilitazione di un pozzo per la comunità: il cantiere di Midelt in Marocco è un modello di sostenibilità e creazione di valore condiviso. Ed EGP continua a guardare avanti, grazie alla partnership siglata con IRESEN.
Volere è potere: è questo il mantra che sta guidando, sin dal primo giorno, la realizzazione di Midelt, ad oggi il miglior cantiere sostenibile di Enel Green Power. Pur in un contesto geografico non dei più semplici, il progetto si è infatti distinto per essere riuscito a mettere in pratica l’elenco più lungo di pratiche sostenibili in un solo sito.
Ma non solo. Enel Green Power è andato oltre, cercando nuove e innovative possibilità di sviluppo delle energie rinnovabili a supporto della crescita del continente africano. Con questo obiettivo, nell’ambito del “Solar Decathlon Africa 2019”, è stato siglato un accordo di cooperazione con l’Istituto di Ricerca per l’Energia Solare e le Nuove Energie (IRESEN) per la condivisione di tecnologie e know-how nelle aree di innovazione, energia rinnovabile ed economia circolare.
Un’intesa che insieme al parco eolico di Midelt – il primo degli impianti del Projet Éolien Intégré da 850 MW, che EGP e Nareva si sono aggiudicati a seguito di una gara internazionale – supporterà la transizione energetica dell’area.
Midelt, un cantiere a tutta sostenibilità
Uno dei vanti di Midelt è stato sicuramente il sistema di riciclo dei rifiuti. Ogni aspetto è stato analizzato e ottimizzato: dal riutilizo completo dei rifiuti standard - inclusi ferro e pallet - al recupero integrale degli oli (stoccati e ritirati da una ditta specializzata), fino ad una soluzione per il riuso delle acque reflue e di quelle derivanti dalla produzione del calcestruzzo o dal lavaggio degli automezzi.
Persino i materiali di risulta sono diventati una risorsa, riutilizzati al 100%: i residui di scavo sono stati utilizzati per migliorare le condizioni di argini e strade, anche sui percorsi abitualmente impiegati dalla popolazione.
Le emissioni sono state abbattute al massimo, grazie all’utilizzo di mini-griglie fotovoltaiche per alimentare il campo base ed i campi ausiliari; l’utilizzo di luci a led ha mitigato ulteriormente il consumo energetico. Anche un piccolo gesto, come il car-sharing per il trasporto dei lavoratori dalla città al sito, si è rivelato significativo, al pari del reimpianto di numerosi alberi nell’area interessata dai lavori, soprattutto di quelle ben integrate nella vegetazione locale, come il rosmarino.
Per l’approvvigionamento dell’acqua EGP e Nareva ha realizzato una tubazione per riempire le proprie cisterne da un lago nei pressi del campo, evitando di allacciarsi alla rete idrica cittadina.
Un pozzo di speranze
La fornitura di acqua restava però un problema per centinaia di agglomerati familiari, a causa di un pozzo che non riesce più a garantire un approvvigionamento adeguato. La soluzione è stata ancora una volta quella di creare valore aggiunto: Enel Green Power e Nareva stanno riabilitando il pozzo, munendolo di un sistema di pompaggio fotovoltaico, in modo da restituire a migliaia di abitanti la garanzia del bene più prezioso.
Nel parco eolico sono state assunte circa 500 persone residenti nell’area, oltre 250 delle quali provenienti dalle comunità locali. Più di 2000 ore di formazione su qualità, sicurezza e ambiente sono state già erogate a tutto il personale. Piccole e medie imprese (trasporti, hotel, ristoranti, pulizia) hanno beneficiato e continueranno a beneficiare del nascente parco eolico. E la popolazione sta già utilizzando strade e ponti che EGP e Nareva hanno messo in sicurezza a loro spese.
Midelt e il Marocco stanno dimostrando che l’energia green può vincere la propria sfida: guardare al futuro migliorando la vita delle persone giorno dopo giorno