Il Giro della sostenibilità

Ogni anno il Giro d’Italia traccia un percorso sempre diverso tra i meravigliosi paesaggi del Bel Paese, e da tempo noi di Enel siamo a fianco di questa straordinaria manifestazione sportiva. Quest’anno Enel Green Power è Official Partner dell’evento: risalire lo Stivale da sud a nord, dalla Sicilia fino al Veneto, al fianco della carovana dei ciclisti, è per noi anche l’occasione per raccontare alcune fra le iniziative che abbiamo lanciato in tutta Italia per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale grazie ai modelli di cantiere ed impianto sostenibile che adottiamo ovunque operiamo. Come le tappe del Giro affrontano scenari naturali di estrema varietà, dal Mediterraneo alle Alpi, dal fuoco dell’Etna fino allo spettacolare arrivo nell’Arena di Verona, così anche le nostre “tappe” coprono una gamma diversificata sia dal punto di vista geografico sia – soprattutto – da quello della sostenibilità, con lo sguardo sempre rivolto alle comunità locali: dal sostegno ai bambini malati alla messa in sicurezza del territorio, dall’istruzione di qualità all’illuminazione artistica efficiente. Pannelli solari per la casa dei bambini malati Le prime tappe italiane del Giro d’Italia, dopo il prologo in Ungheria, hanno affrontato le strade della Sicilia orientale. E proprio a Catania partecipiamo a un progetto di grande importanza di LAD Onlus, associazione impegnata nell’oncologia pediatrica per stare a fianco delle famiglie durante il difficile percorso di diagnosi e terapia. La LAD Onlus sta realizzando infatti una grande casa-laboratorio immersa in un parco nell’area metropolitana catanese, per consentire ai bambini e ai loro genitori di affrontare la malattia e la riabilitazione in un luogo ameno e salubre, con la possibilità di usufruire di laboratori di arteterapia. Per questa struttura, chiamata WonderLAD, abbiamo donato oltre 200 pannelli fotovoltaici da 345 W ciascuno, al momento in fase di installazione sui tetti: un modo per ridurre le spese energetiche della casa-laboratorio, ma anche le emissioni di gas serra in atmosfera. I pannelli sono prodotti da 3Sun, la fabbrica di moduli fotovoltaici di EGP che, grazie a un consistente finanziamento europeo, diventerà nei prossimi anni la più grande d’Europa: limiteremo così le importazioni consolidando allo stesso tempo il ruolo importantissimo – anche occupazionale – del polo di innovazione tecnologica di Catania, che già oggi attrae talenti scientifici anche dall’Europa centro-settentrionale. Piante, strade e colonnine La seconda tappa è Castelmauro, in Molise, cerniera fra Italia meridionale e centrale. Qui stiamo costruendo un parco eolico che soddisferà il fabbisogno elettrico di circa 30.000 abitazioni. E, come ci siamo impegnati a fare in tutti i nostri cantieri, accompagniamo le nostre attività con iniziative di valore condiviso. Un aspetto su cui ci siamo concentrati, a beneficio sia del nostro lavoro sia del territorio, è l’utilizzo dei terreni locali. Con il trattamento a calce, un materiale ecocompatibile, li rendiamo idonei a essere usati nel nostro cantiere ma anche per la costruzione di strade. Stiamo poi sperimentando una tecnica innovativa per piantare un mix di piante con radici profonde in grado di ridurre l’erosione del suolo e allo stesso tempo aumentare l’assorbimento di anidride carbonica. Altre iniziative sono destinate al comune di Castelmauro: una donazione di pannelli fotovoltaici da installare sui tetti degli edifici pubblici, per un totale di 250 kW, e la riqualificazione sia dell’illuminazione pubblica, sostituendo i punti luce con altri ad alta efficienza, sia del parco giochi, per renderlo più fruibile e sicuro per la comunità locale. Inoltre, abbiamo ripristinato una strada comunale precedentemente non utilizzabile e installeremo una colonnina di ricarica per veicoli elettrici in tutti i Comuni interessati dai lavori. Infine, anche in questo caso abbiamo voluto rilanciare l’occupazione insistendo sul coinvolgimento dei subappaltatori qualificati locali, favorendo la creazione di posti di lavoro anche nell’indotto. Quando la centrale è un monumento da valorizzare Le tappe decisive del Giro sono quelle alpine, dove sono numerosi i nostri impianti idroelettrici. Uno dei più significativi è quello di Crego, in Piemonte: considerato oggi un monumento storico e architettonico, è ancora attivo per la produzione di elettricità pulita. Progettato dall’architetto Piero Portaluppi agli inizi del Novecento, è un notevole esempio rappresentativo dell’Art Déco, grazie alle geometrie nette, al gioco di volumi e alle interessanti decorazioni pittoriche, il tutto sullo sfondo magico delle vette alpine. Per valorizzare l’estetica della centrale abbiamo allestito un nuovo sistema di illuminazione artistica calibrata sulle caratteristiche stilistiche dei singoli elementi: le facciate sono investite di luce neutra per evitare ombre indesiderate, mentre una luce calda avvolge le modanature sommitali; abbiamo scelto poi una luce dal tono rosso vivo per le turbine e una blu – il colore che denota tradizionalmente l’energia idroelettrica – per le finestrature sommitali. L’attenzione al patrimonio storico e artistico è affiancata da quella all’efficienza: l’intero apparato è composto da 123 apparecchi LED di ultima generazione, che consentiranno un risparmio nei consumi e garantiranno una durata molto maggiore, riducendo anche la manutenzione. Un sistema di controllo digitale centralizzato permetterà la gestione puntuale e mirata di accensione e spegnimento. Al nuovo impianto di illuminazione faremo seguire l’installazione di infrastrutture di ricarica per biciclette elettriche, in modo da contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile dell’area. Formare cittadini responsabili Come il Giro d’Italia ha il suo traguardo finale in Veneto, così anche noi vogliamo terminare questo Giro di sostenibilità a Venezia: precisamente a Mestre, il grande centro residenziale sulla terraferma sulle rive della celebre Laguna Veneta. È qui che abbiamo avviato il progetto “È viva la scuola Labs” in collaborazione con Helpcode Onlus, organizzazione nata per realizzare soluzioni innovative a favore dell’istruzione, della formazione e dell’educazione dei bambini. All’Istituto comprensivo “Viale San Marco” di Mestre nel 2021 abbiamo attivato tre percorsi laboratoriali multidisciplinari, pensati per integrare i tradizionali programmi scolastici e contribuire a far crescere i ragazzi come cittadini attivi, responsabili e consapevoli del mondo che li circonda. Il primo laboratorio è un’introduzione alla programmazione informatica e all’uso di alcuni software: lo scopo è trasmettere la capacità di usare i dispositivi digitali non in modo passivo e massificato, ma come strumenti per esprimere la propria creatività. L’informatica è posta al servizio dell’educazione civica nel secondo laboratorio, dedicato ai diritti umani con particolare riferimento alla Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: anche in questo caso la didattica è svolta in modo innovativo, con esperienze dirette e simulazioni. Infine, per formare cittadini sensibili alle tematiche ambientali, il terzo laboratorio tratta degli impatti della plastica sugli ecosistemi naturali e in particolare su quelli marini. L’analisi del problema è funzionale alla ricerca di soluzioni creative da parte dei bambini stessi: un esperimento di sostenibilità al quadrato, in cui l’istruzione di qualità si unisce alla tutela dell’ambiente. Il successo del progetto di Mestre ci spinge a esportare il modello pilota anche in altre realtà scolastiche italiane: la tappa conclusiva di questo bellissimo Giro diventa a sua volta la prima tappa di un nuovo viaggio nella sostenibilità.

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