Goal 5: L’energia femminile vincerà il gap di genere

Gender gap in Italia: i numeri Secondo l’ultimo rapporto sui livelli di istruzione e ritorni occupazionali relativi al 2021 pubblicato dall’Istat, nonostante in Italia la quota di donne laureate superi quella maschile (23, 1% contro il 16,8%), l’iniziale vantaggio in termini di istruzione più elevata non si traduce poi nella conquista di posti di lavoro. Il tasso di occupazione femminile è, infatti, inferiore a quello maschile (55,7% contro il 75,8%). E il gender gap italiano è ancora più marcato a livello europeo, aggiunge una recente indagine Intesa San Paolo, secondo la quale l’Italia è, addirittura, penultima in Europa sul fronte del tasso di occupazione femminile. Nel 2021, la percentuale di donne attive sul totale della popolazione si è fermata, infatti, al 55,4% contro il 68,5% della media europea. Nella maglia nera della classifica occupazionale femminile il nostro Paese è preceduto solamente dalla Romania. Favorire l’empowerment femminile nella Global Industry Nonostante l’attuale criticità, però, ci sono segnali che lasciano intravedere che la vittoria sul Gender gap, anche nelle posizioni apicali, è un obiettivo possibile. “È una sfida che vale la pena di cogliere”, dicono in coro due talenti femminili Enel Green Power che sono riuscite a farsi largo in ambiti tradizionalmente maschili, e cioè Paola Brunetto, ingegnera dell’Automazione e attualmente Responsabile della Business Unit Idrogeno, e Martina Ciani Bassetti, ingegnera energetica e Head of Project Optimization & Tender Management per il Nord America. Entrambe ambasciatrici di WomENergy, workshop promosso da Enel Green Power ed Enel Grids per favorire l’empowerment femminile nella Global Industry. “Questo progetto è nato per creare un network femminile e coltivare relazioni di valore tra giovani talenti in crescita e manager che ricoprono ruoli di grande complessità”, esordisce Paola Brunetto. “Si sono tenuti due incontri: nel primo, le colleghe più giovani e le manager con esperienza pluriennale hanno avuto l’opportunità di conoscersi e relazionarsi; nel secondo incontro abbiamo svolto alcuni giochi formulati appositamente che hanno permesso di riflettere insieme su temi professionali, incluse le aspirazioni future in termini di carriera, e più personali. Da entrambe le esperienze sono emersi molti punti in comune, spunti interessanti, discussioni profonde e fruttuose”. Dopo il successo ottenuto nella prima edizione, è stato deciso che il workshop WomENergy sarà replicato in futuro. “Partecipare insieme a tutte queste colleghe mi ha dato una gran grinta per lanciarmi in nuove sfide”, racconta Martina Ciani Bassetti. "Uno degli aspetti più promettenti dei prossimi incontri, che saranno aperti ai colleghi uomini, sarà quello di disegnare un nuovo modello di leadership che presti ancora più attenzione alle relazioni tra le persone, a valorizzare meriti e talenti, ovviamente mantenendo il rispetto degli obiettivi prefissati”. La sfida dell’inclusione femminile “Enel Green Power è un’azienda che si sta impegnando molto in questo senso”, concorda Paola Brunetto. Rispetto invece al contesto italiano, che, secondo un recente rapporto UE27 Istat-Eurostat, mostra una percentuale di donne manager molto inferiore rispetto alla media europea (23% contro il 33%), e ci vede attualmente al 21° posto. “Vorrei dire alle giovani donne di talento che è possibile vincere la sfida dell’inclusione femminile e arrivare a ricoprire ruoli di responsabilità in aziende importanti come Enel Green Power. Siamo sulla buona strada. Vale la pena guardare il futuro con ottimismo”, conclude Brunetto. In tema di empowerment femminile l’unione fa davvero la forza.

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